La Guzzi 65, o meglio il guzzino, come si disse subito, mito di un’epoca ormai lontana quella del dopoguerra tante volte revocata e mai approfondita nella quale le ristrettezze e i sacrifici si mescolavano all’entusiasmo della ricostruzione, alla certezza di un bisogno di un avvenire senz’altro migliore. In questo contesto la Guzzi 65 si impone prepotente ispirando subito fiducia ai molti motociclisti per il suo aspetto semplice e pulito. Non bella nel senso del termine ma simpatica come sanno essere gli oggetti utili la 65 in effetti ha tutto quello che occorre: è un veicolo serio: cambio tre marce, la trasmissione a catena, sospensioni efficienti, ruote grandi, la posizione di guida confortevole e tutto senza quell’alone di diffidenza che la moto di grossa cilindrata ha sempre suscitato al grande pubblico. Il guzzino diventa così la prima moto di tutta una generazione e significa per molti giovani e non più giovani la possibilità di lavorare di guadagnarsi la vita risparmiando tempo e fatica di viaggiare di uscire da un isolamento materiale culturale che sembrava di essere a cui sembrava di essere condannati per sempre. Presentata nella primavera del ‘46, 3 anni dopo era diffusa in 50.000 esemplari e se questo numero oggi può sembrare modesto paragonato a certe cifre giapponesi si tenga presente che tutta la produzione italiana dell’immediato dopo non raggiungeva i 10.000 unità l’anno. Concepita come spartano veicolo monoposto al 65 si mostra subito più eclettica e generosa di quanto forse non si aspettasse dei suoi stessi progettisti: quasi tutte vengono adattate al trasporto del passeggero qualcuna è trasformata in moto da corsa capace di affrontare anche la durissima Milano Taranto la si accoppia al sidecar, diventa anche un furgoncino a tre ruote.
Guzzino
SKU:
N/A
Category: Moto d’epoca
Description
Additional information
Brand | |
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Colore | |
Anno | |
Status | |
C.C. |
65 |